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Articolo 28 Maggio 2025

Formulazione sostenibile: Le migliori pratiche per garantire la responsabilità ambientale

Il concetto di sostenibilità nell’industria cosmetica implica lo sviluppo di prodotti che rispettino l’ambiente riducendo al minimo il loro impatto in ogni fase del ciclo di vita.

Non si tratta semplicemente di scegliere materie prime “verdi” per seguire una tendenza di marketing, ma è un approccio strutturato che richiede ai marchi di ripensare il design e l’innovazione.

In risposta alla crescente domanda di trasparenza da parte dei consumatori, i laboratori hanno tutte le ragioni per integrare i criteri di sostenibilità il più presto possibile nella fase di sviluppo, con il supporto degli strumenti giusti.

Forti aspettative per scelte più sostenibili

I consumatori sono sempre più consapevoli dell’impatto ambientale dei prodotti che utilizzano e favoriscono i marchi che si impegnano in pratiche ecologiche.

Secondo un’indagine condotta da PwC su 20.000 consumatori nel 2024, una percentuale significativa di essi è disposta a pagare di più per prodotti realizzati in modo sostenibile. Alcuni sono addirittura disposti a pagare in media molto di più per i beni prodotti o acquistati nel rispetto della sostenibilità.

Questa tendenza sta avendo un impatto anche sull’industria cosmetica e sta spingendo i rivenditori a rivedere la loro gamma e a offrire prodotti più responsabili. Allo stesso tempo, iniziative come il Plastic Act e il Clean Beauty stanno prendendo piede.

Un quadro giuridico più forte e la necessità di adattamento

I testi e le normative si stanno evolvendo per promuovere pratiche più sostenibili. Alcuni regolano la produzione per garantire la qualità dei prodotti e la sicurezza dei consumatori, mentre altri, come lo standard ISO 16128, sono più attenti agli aspetti ambientali e alla naturalità degli ingredienti. Mentre quest’ultimo standard supporta le aziende su base volontaria, altri standard sono ormai obbligatori.

Vengono regolarmente introdotte nuove restrizioni per limitare l’uso di sostanze con un impatto ambientale significativo. È il caso, ad esempio, dei silossani D4, D5 e D6, ampiamente utilizzati nei cosmetici per le loro proprietà sensoriali. Questi composti sono ora soggetti a restrizioni a causa della loro persistenza nell’ambiente. Un altro esempio: i PFAS, noti anche come “inquinanti eterni”, saranno banditi dai prodotti cosmetici in Francia a partire dal 1° gennaio 2026.

Allo stesso tempo, la Direttiva europea 2024/825 mira a creare un quadro di riferimento per le indicazioni ambientali, al fine di prevenire il greenwashing e proteggere i consumatori da indicazioni ingannevoli non supportate da prove.

D’altra parte, iniziative governative come la relazione sulla transizione verde del settore dei profumi e dei cosmetici sottolineano l’urgente necessità per l’industria cosmetica di ridurre la propria impronta ambientale. Questo include dati sull’impatto del settore, che si stima sia responsabile dello 0,5-1% delle emissioni globali di gas serra. Ciò sottolinea l’importanza di passare a pratiche più sostenibili.

I pilastri della formulazione sostenibile

Selezione delle materie prime

La sostenibilità di un prodotto inizia dalla scelta degli ingredienti. L’utilizzo di materie prime certificate da marchi di qualità come COSMOS o Ecocert garantisce la conformità agli standard di sviluppo sostenibile.

Inoltre, molti formulatori si affidano a strumenti che integrano sistemi di valutazione delle materie prime per valutarne l’impatto. Questi strumenti includono numerosi criteri: origine naturale o sintetica, emissioni di CO2, consumo di acqua, ecc.

Un altro criterio importante è la biodegradabilità. Un ingrediente biodegradabile può essere facilmente scomposto senza lasciare residui tossici. Questo è particolarmente importante per i prodotti da risciacquo il cui ciclo di vita termina direttamente nelle acque reflue. Standard come l’OCSE 301 consentono di valutare facilmente la biodegradabilità delle sostanze.

La digitalizzazione del processo svolge un ruolo cruciale nel perseguire un approccio sostenibile e responsabile dal punto di vista ambientale: consente di centralizzare i dati, automatizzare i controlli e prendere le decisioni migliori. I formulatori possono accedere rapidamente alle schede e ai dati sulle materie prime, controllare, confrontare e simulare gli effetti di una formulazione. Inoltre, i dati storici possono essere utilizzati per ripercorrere tutte le decisioni precedenti.
Questa maggiore trasparenza contribuisce a garantire che le migliori pratiche di sostenibilità possano essere facilmente integrate nelle prime fasi di un progetto.

Ottimizzazione della formulazione

Semplificare le formule e ridurre il numero di ingredienti superflui aiuta a limitare l’impatto complessivo. Alcuni laboratori optano per le cosiddette “formule minimaliste”. Privilegiano gli ingredienti che da soli possono fornire molteplici benefici. Questo approccio è in linea con un uso più ragionevole delle risorse e rende più facile soddisfare la crescente domanda di trasparenza.

I prodotti concentrati offrono un’interessante alternativa a questo approccio di ottimizzazione. Riducendo la quantità di acqua e il volume, consentono di risparmiare su trasporto, imballaggio e stoccaggio.

Un altro fattore importante è la stabilità della formulazione. L’obiettivo è prolungare la vita del prodotto ed evitare un deterioramento prematuro (cambiamento di consistenza, colore, ecc.).

L’anticipazione è la chiave per evitare il tira e molla associato ai difetti riconosciuti troppo tardi. L’esecuzione di simulazioni, la regolazione dei dosaggi e la ricerca di equivalenze sono ormai parte integrante del lavoro dei formulatori. Anche in questo caso, i dati affidabili e strutturati sono al centro del processo, consentendo ai team di disporre delle informazioni giuste fin dall’inizio (indipendentemente dal reparto di appartenenza) e di collegare l’efficacia del prodotto alla conformità ai criteri definiti nell’ordine.

Strutturare l'approccio con gli strumenti PL

Lo sviluppo di formulazioni più sostenibili richiede un migliore controllo su una serie di parametri: Origine e valutazione delle materie prime, calcolo dell’impronta di carbonio, biodegradabilità e così via. Per gestire questi dati in modo efficiente, le aziende si rivolgono sempre più spesso a soluzioni specializzate.

Coptis è una soluzione PLM sviluppata appositamente per i laboratori cosmetici. Centralizza tutte le informazioni chiave relative allo sviluppo del prodotto e consente ai team di:

  • Valutare l’impatto ambientale, l’impronta di carbonio, la biodegradabilità e la tossicità degli ingredienti.
  • Gestire i progetti di formulazione in base a standard come COSMOS o ISO 16128
  • Eseguire ricerche avanzate in base a criteri di sviluppo sostenibile
  • Ricevere avvisi automatici e personalizzabili
  • Controllare le sostanze regolamentate o in lista nera per marchio
  • E documentare ogni decisione!

Strutturando i dati e supportando i formulatori, la nostra soluzione combina innovazione e sostenibilità.

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